Per questo mi trovo qui, forse nessuno leggerà questo post, forse a nessuno importerà il mio parere a riguardo, però è proprio questo il punto, se tutti noi, io in primis, stessimo in silenzio, non potrà cambiare niente. La parola è la chiave. Senza la parola siamo morti.
Ed è proprio questo uno dei temi conduttori del bellissimo film di Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), "La mafia uccide solo d'estate" (2013): la voce. Una voce sembra che gli abitanti della Palermo degli anni '80 abbiano dimenticato.
La storia viene raccontata attraverso i ricordi d'infanzia del giovane Arturo, che si trova a dover vivere una realtà paradossalmente ambivalente, divisa tra la normale quotidianità e le numerose stragi mafiose di quel periodo. Il piccolo protagonista, a cui dovrebbe essere insegnato cosa sia la criminalità organizzata, dagli insegnanti, dai genitori, si trova invece davanti ad una multiforme omertà che lo condizionerà per gran parte della sua giovinezza.
"Arturo: Ma la mafia ucciderà anche noi?
Padre: Tranquillo, ora siamo d'inverno.
La mafia uccide solo d'estate"
Il film è una commedia drammatica che, grazie ad una forte ironia e ad avvenimenti paradossali, riesce a farci capire perfettamente come la mafia in realtà non coinvolga solo una cerchia ristretta di persone, ma anche chiunque ignori volutamente la sua esistenza e i suoi oscuri fatti.
Arturo vuole essere un po' il simbolo di tutto quei giornalisti e attivisti siciliani che sono riusciti ad uscire da questo sistema corrotto a favore della verità, verità di cui molti di loro purtroppo sono diventati vittima.
"La mafia uccide solo d'estate" è senza ombra di dubbio un grande film, poiché sa affrontare un tema così ostico e svariatamente trattato, in modo originale e sarcastico; pur mantenendo una forte drammaticità, riesce però a farci scappare diverse risate, cosa che ritengo di grande importanza.
Se avete amato "Il Testimone" e Pif stesso, non potrete non amare anche questa pellicola, sia per come vengono affrontati gli argomenti, sia per come è stata realizzata (regia, fotografia, musiche, montaggio). Inoltre vi ricordo che si è aggiudicata due David di Donatello e due Nastri d'Argento lo scorso 2014.
la seconda che avrei dovuto insegnargli a distinguerla.”
Eleonora Giovannini ©
Nessun commento:
Posta un commento