Tuttavia, se vi aspettavate che la canzone dei quattro ragazzi di Liverpool avesse a che vedere con la trama, temo che rimarrete delusi; infatti nel film stesso, viene detto chiaramente che si tratta di una semplicissima coincidenza dovuta al fatto che il padre di Eleanor si chiami Rigby di cognome ed abbia, di conseguenza, voluto chiamare la figlia in quel modo perché fan dei Beatles.
Come dicevo, la storia verte su tutt'altra tematica, ovvero la perdita di un figlio piccolo e la conseguente disfatta di un matrimonio.
Pur partendo dalla storia d'amore tra Eleanor e Connor, il film si concentra principalmente sulla loro crisi matrimoniale, sull'incapacità di ritrovare un ordine o quanto meno un equilibrio dopo la tragica scomparsa di loro figlio Cody. E' un film fatto di silenzi, di frasi non dette, di incapacità a dialogare, di paure e insicurezze; non solo per i protagonisti, ma anche per le rispettive famiglie. Ci mostra come tutti siamo stati vittime di situazioni irrisolvibili, tragici eventi, difficoltà, ma ci fa capire che c'è sempre una soluzione, che non siamo soli e che è possibile accettare determinate situazioni.
Perché Eleanor scompare?
Beh, diciamo che non scompare nel vero senso del termine, in quanto la ritroviamo per tutta la durata della pellicola, piuttosto il suo è uno scomparire dal marito a seguito di un tentato suicidio; semplicemente torna a vivere dai suoi genitori, con i quali spererà di trovare un ambiente che la aiuti a far dimenticare il proprio passato.
Connor non farà altro che cercarla, disperatamente tenterà un approccio per trovare un compromesso, una soluzione. Entrambi si amano in fondo, perché dovrebbero mollare tutto? Perché sembra così difficile rimettere insieme i pezzi? Sarebbe tutto più semplice, forse, se nella vita bastasse solo premere rewind per ricominciare tutto da capo.
Trovo che questo film sia stato, tutto sommato interessante, certo ha molti difetti; i lunghi silenzi, le numerose pause e i colori tendenti al marrone e al blu scuro, fanno sì che scorra lentamente, insomma, non ci sono grandissimi colpi di scena e quei pochi tentatavi fatti dal regista, vengono subito sopiti.
Non solo, ma non si capisce molto bene come Eleanor e Connor siano entrati in crisi, non c'è nessun accenno al motivo del tentato suicidio di lei, né ai loro problemi di coppia; non viene neppure minimamente accennato a come Cody (che in tutto il film viene chiamato per nome solo una volta) sia morto.
Non lo so, forse mi sarebbe piaciuto vederlo, forse avrei avuto le idee più chiare in merito allo svolgimento della trama. E' come se il regista si concentrasse troppo sulla visione di Eleonor trascurando un po' quella del marito. E questo è sbagliato, essendo loro due i protagonisti della storia.
Altra pecca che ho riscontrato è stato il finale aperto: semplicemente si vedono Eleonor e Connor che si inseguono camminando sulla stessa strada, nello stesso parco in cui avevano consumato il loro amore giovanile. Due linee parallele che sembrano non essere mai destinate ad incontrarsi, pur correndosi dietro.
Nonostante ciò, però, credo che il regista abbia voluto lasciar intuire che i due protagonisti, prima o poi, si sarebbero dovuti ritrovare; questo l'ho capito per due motivi principali:
1. E' Eleanor a seguire Connor. Ciò presuppone una volontà al riavvicinamento di lei, dato che per tutto il film si intuiva implicitamente che lui tentava ogni modo possibile per avvicinarsi a lei.
2. Eleanor sorride, come se avesse la certezza che sarebbe tornata da lui, considerando anche il fatto che era appena tornata da una permanenza di studio a Parigi che l'aveva tenuta lontana da casa per parecchio tempo.
Per concludere, se devo dire se questo film mi sia piaciuto o meno, non saprei dare una risposta certa. Forse è stato fatto apposta per aprire dibattiti e mille diverse interpretazioni.
Quindi sarebbe proprio bello se voi lo guardaste.
Eleonora Giovannini ©
A me è piaciuto molto, davvero. Trovo interessante la tua interpretazione del finale, delle linee che si inseguono senza incontrarsi. Credo sia proprio un film sul tempo, sugli eventi, sulla relatività di un punto di vista. E sul fatto che in fondo ogni storia non ha una fine, e non ha un inizio.
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